“Avevo quattordici anni. Quando l’anno dopo mi congedarono dall’Esercito Italiano-Corpo Volontari della Libertà, mi sentii così fiera. Gesummaria, ero stata un soldato italiano!” (Oriana Fallaci – La Rabbia e l’Orgoglio -Corriere della Sera, 29 settembre 2001).
Il Corpo Volontari della Libertà, comandato dal generale dell’esercito italiano Raffaele Cadorna (1889 – 1973), venne costituito a Milano il 9 giugno 1944 e raggruppava, sotto un unico comando militare, tutte le forze partigiane combattenti nell’Italia centro-settentrionale occupata dai nazi – fascisti.
Il Corpo si sciolse, secondo gli accordi presi con gli alleati, all’indomani della fine della guerra in Italia (2 maggio 1945).
Con la legge 21 marzo 1958 n. 285 il Corpo Volontario della Libertà venne riconosciuto a tutti gli effetti come un corpo militare regolare delle Forze Armate italiane.
Alla bandiera del Corpo, oggi conservata nel Sacrario delle bandiere del Vittoriano a Roma, fu concessa la medaglia d’oro al valor militare con la seguente motivazione:
“Nell’ora tragica della Patria, quasi inermi ma forti per sovrumana volontà, tutto sacrificando a un ideale supremo di giustizia, i Volontari della Libertà affrontarono la lotta ad oltranza contro la tirannide che ancora una volta opprimeva la nostra terra. In una sfida superba al secolare nemico, dall’esempio dei martiri e degli eroi del passato trassero incitamento per vincere o morire, innalzando nella lotta la bandiera invitta del Risorgimento. Appesi alle forche e sotto il piombo del barbaro nemico morirono intrepidi rinnovando il sacrificio dei Manara, dei Morosini, dei Mameli, dei Pisacane senza speranza di premio per sé, ma con certezza di bene per la Patria. Nuovo onore della Stirpe, i Volontari della Libertà sono, nella storia d’italia, monito alle generazioni future. Guerra di Liberazione, 1943 – 1944 – 1945.”