I preriformatori militari prussiani

I riformatori militari prussiani non sorsero dal nulla e all’improvviso. Molto prima della loro storica opera riformatrice, vi erano stati dei pensatori/scrittori militari tedeschi che avevano studiato come migliorare l’Istituzione militare prussiana. Tra questi, i principali furono due: Georg Heinrich von Berenhorst (1733 – 1814) e Friedrich von der Decken (1769 – 1840)

Georg Heinrich von Berenhorst (già aiutante di campo di Federico il Grande) nelle sue “Osservazioni sull’arte della Guerra” (Betrachtungen über die Kriegskunst Lipsia 1797) promuoveva lo scioglimento degli eserciti permanenti e lo sviluppo di milizie al fine di accrescere la potenza militare dello Stato. Le idee di von Berenhorst accesero una vivace discussione tra i pensatori militari del tempo e uno tra questi fu il giovane Friedrich von der Decken (grande amico di Scharnhorst con cui diede vita al “Nuovo giornale militare” Neues Militärisches Journal dal 1788 al 1805) che nel suo “Osservazioni sulla relazione tra la guerra e gli scopi dello Stato (Betrachtungen über das Verhältnis des Kriegsstandes zu dem Zwecke der Staaten, Hannover 1800) difese gli eserciti permanenti come espressione di sovranità (concetto questo già espresso nel XVII° secolo dal condottiero Raimondo Montecuccoli) ma soprattutto come mezzo legittimo della politica dello Stato.

Le riforme militari prussiane del XIX° secolo promosse da Scharnhorst e i suoi collaboratori furono dunque il distillato e la concretizzazione di un lungo e vivace dibattito che aveva le proprie radici nel secolo precedente, a dimostrazione che i grandi cambiamenti non nascono all’improvviso ma sono il risultato di una lenta e profonda maturazione.

Un insegnamento per chi dovrà pensare e progettare il futuro esercito europeo?

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