Dal Col. Stella riceviamo e volentieri pubblichiamo questo bel Post sulla storia dei Martiri di Otranto che merita di essere conosciuta.
La storia, quando viene raccontata per episodi, sembra un concatenamento di casi fortuiti. Ma se si considerasse la storia totale, nella maniera piu’ ampia possibile, si potrebbe tentare di trovare la sua legge. Non ci si limiterebbe a narrarla: la si potrebbe dedurre. Questo principio vale, ovviamente, per le analisi e le valutazioni di tutti gli eventi, anche quelli contemporanei.
Che cosa si potrebbe dedurre se si considerasse che Maometto II aveva conquistato Costantinopoli nel 1453 (si veda https://storiaesoldati.wordpress.com/2022/05/28/la-regina-delle-artiglierie/) , a 21 anni, e da quel giorno si era dato anche il titolo “Qayser-i Rum” (Cesare di Roma) e già nel 1454 l’Ambasciatore veneziano Niccolò Sagundino aveva riferito al re di Napoli, Alfonso “il Magnanimo”, le intenzioni di Maometto II di conquistare l’Italia ,e Roma in particolare, e che dal 1475 il grido di guerra delle truppe ottomane è “Rum! Rum!” (Roma! Roma!)?
Ricordiamo ancora che gli Ottomani continuavano ad espandersi e occupare gran parte dei Balcani. Nel 1478, superate le resistenze dei discendenti di Scanderbeg (si veda https://storiaesoldati.wordpress.com/2022/01/11/il-difensore-impavido/) , occupano l’intera Albania.
Intanto la Repubblica Veneziana, aveva lentamente perso il vasto impero marittimo senza ricevere sostegno dalla monarchie d’Italia o d’Europa. Tuttavia voleva continuare a commerciare e quindi era disposta a scendere a patti con gli Ottomani che addirittura le proponevano di fornire supporto militare per l’occupazione di parte del Sud Italia.
Papa Pio II, impossibilitato a promuovere una crociata, pensava di convincere Maometto II a farsi battezzare. Intanto gli Ottomani firmavano la pace con la Valacchia e la Moldavia per potersi focalizzare verso l’Italia.
Ma soprattutto le rivalità e invidie nella penisola erano ben note al sultano e la Congiura dei Pazzi, 26 aprile 1478, portava a contrapposizioni durevoli in Italia.
Infine nel 1479 circolavano insistentemente voci dell’ammassamento di forze e navi in Albania.
L’Albania è il punto più vicino all’Italia e il mare Adriatico, sebbene possa rappresentare un ostacolo naturale, è allo stesso tempo una via veloce e facile per approdare in Italia.
Cosa puo’ fare a questo punto Maometto II, che intanto si e’ aggiunto l’appellativo di “Fatih” (il “Conquistatore”)?
Attraversare l’Adriatico e iniziare la conquista dell’Italia.
Infatti, il 28 luglio 15000 Ottomani guidati da Ahmet Pascià, Sangiacco (governatore) del distretto di Valona, già gran visir e gia’ comandante delle forze ottomane di terra e di mare, sbarcavano, da 130 navi, a Nord di Otranto in quella che prenderà il nome di Baia dei Turchi.
Trasportavano anche cavalli, artiglierie e munizioni. C’erano pure i Giannizzeri, l’elite dell’esercito turco, e i Sipahi, la cavalleria pesante ottomana.
Iniziava il breve assedio della citta’ di Otranto, difesa dal Capitano Francesco Zurlo con pochi uomini e armi.
Iniziando con l’uccisione dell’ambasciatore ottomano e di prigionieri impalati, i combattimenti e la presa della citta furono caratterizzati da reciproche atrocita’ che raggiungono la massima crudelta’ l’11 agosto, con la strage in cattedrale del vescovo Stefano Pendinelli e di tutti i civili che li si erano rifugiati, e ancora il 14 agosto, sul Colle della Minerva con la decapitazione di oltre 800 Idruntini.
Malgrado l’occupazione della citta’ e le orribili violenze e profanazioni, probabilmente per attuare un terrorismo psicologico finalizzato a facilitare la resa di altre citta’, questo forte segnale espansionistico degli Ottomani non rappresenta un campanello di allarme per gli stati della Penisola.
Unicamente la morte del sultano, nel settembre del 1481, e i connessi problemi di successione al trono costringera’ la guarnigione Ottomana, che era stata fiaccata solo dalla peste, ad abbandonare l’Italia senza essere mai stata sconfitta.
Solo grazie a questa “divina provvidenza” Roma e l’Italia evitano di diventare un distretto del gia’ enorme Impero Ottomano. Otranto restera’ la conquista piu’ ad occidente realizzata da truppe Ottomane.
Gli Ottomani cambieranno il focus verso l’Ungheria, la Persia e l’Egitto diventando sempre più potenti nel Mediterraneo Orientale
Oggi le ossa degli 800 martiri Idruntini, poveri cristiani massacrati e vittime di interessi di altri, sono esposte presso la Cappella dei Martiri realizzata all’interno della Cattedrale di Santa Maria Annunziata di Otranto. Nel 2013 gli 800 martiri sono stati canonizzati da Papa Francesco.