L’Ucraina, notizia dell’ultima ora da confermare, potrebbe accettare la neutralità richiesta dalla Russia se la sua sicurezza fosse garantita da alcuni Paesi tra cui l’Italia.
Penso con orgoglio che l’Italia non si tirerà indietro qualora questa sua garanzia fosse necessaria e utile per un immediato cessato il fuoco, il ritiro delle truppe russe e dunque il ristabilimento della pace e dell’equilibrio strategico europeo nonché il ritorno alle proprie case di milioni di profughi.
Però garantire la sicurezza dell’Ucraina sarebbe un impegno assai importante a cui il nostro Paese dovrebbe far fronte seriamente: Lo farà? Senz’altro, se tutto il Paese lo vorrà.
Per volerlo non basta la decisione governativa o parlamentare ma occorre l’adesione convinta a questo impegno dell’opinione pubblica, pronta, come estrema ratio, ad inviare probabilmente truppe italiane in Ucraina per garantirne la libertà e sicurezza in caso di violazione dei patti sottoscritti.
Torna ancora utile e opportuno, in questa occasione, l’esempio di Giuseppe Garibaldi e delle legioni garibaldine che della libertà del nostro popolo, come di altri popoli, fecero il proprio vessillo: la buona volontà e l’impegno dell’Italia si vedranno anche da come verranno riscoperti dagli italiani, attraverso la conoscenza della nostra Storia, i valori morali che ci fecero un unico e libero popolo che potrebbe in futuro garantire l’unità e la libertà altrui.